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Patologia: Oftalmite periodica



Frequentemente è possibile vedere cavalli che presentano un'opacità diffusa della cornea, il cosiddetto "mal della luna", chiamato così sia perché l'occhio diventa traslucido e sembra una luna piena, ma anche perché la malattia ricorre a fasi alterne. La patologia in termine medico è chiamata oftalmia periodica o uveite ricorrente, si presenta inizialmente mono laterale (localizzata in un solo occhio) come una congiuntivite sierosa, con edema della congiuntiva e della cornea, forte lacrimazione, fotofobia (riluttanza a tenere gli occhi aperti alla luce del sole). L'animale è abbattuto, con febbre e riduzione dell'appetito. Gli attacchi successivi possono interessare entrambi gli occhi, sono più severi, imprevedibili e la risoluzione non è mai completa. Normalmente fra un attacco doloroso e l'altro gli occhi dei cavalli presentano una forte vascolarizzazione della cornea che determina l'opacamento, l'ispessimento dell'iride e infine lesioni retiniche. Cause: La causa di questa malattia non è ancora del tutto accertata. Alcuni autori la mettono in relazione con la Leptospirosi e, infatti, si riscontrano sempre nel siero alti valori anticorpali; altri pensano a forme di microfilaria (Onchocerca cervicalis) infiltratasi a livello oculare e trasmessa dalle zanzare. Cure: Una volta diagnosticata l'oftalmite, dovrà essere curata mediante somministrazione di cortisonici sia per via generale sia locale.


Patologia: Atassia spinale

Altri termini utilizzati per indicare questa sindrome sono: SPONDILOLISTESI INSTABILITA' VERTEBRALE CERVICALE SPONDILOPATIA CERVICALE MALFORMAZIONE CERVICALE. Con queste terminologie si indica un complesso di manifestazioni derivanti da un fenomeno compressivo che si verifica a carico del midollo spinale cervicale quando la compressione è dovuta a malformazioni di sviluppo, ad instabilità vertebrale o a variazioni del lume del canale spinale. DESCRIZIONE: sindrome caratterizzata da barcollamento, instabilità e atassia del treno posteriore. SINTOMATOLOGIA: Sintomi clinici variabili a seconda della sofferenza del midollo spinale da un' isufficiente coordinazione dei movimenti ad un'atassia bilaterale. camminando ondeggia e barcolla sul posteriore; il treno posteriore è il più colpito in quanto il numero dei suoi tratti motori, è inferiore a quello degli anteriori; in più i tratti motori destinati al posteriore sono più superficiali nella porzione del midollo cervicale; trascina le unghie; arti anteriori rigidi e che si incrociano nella camminata; deficit propriocettivi; resistenza alla manipolazione della zona cervicale; peggioramento nei cambi di direzione e nello spostamento laterale del posteriore; grandi difficoltà ad alzarsi; cadute e collassi durante il movimento; impossibilità ad alzare la gamba per la minzione; incapacità alla monta; incontinenza urinaria e fecale; LE POSSIBILI CAUSE: Crescita veloce concomitante con un'alimentazione qualitativamente e quantitativamente spinta; Predisposizione genetica; Conformazione corporea; Fatti traumatici; Portano ad una compressione sul midollo spinale che dal punto di vista clinico si traduce in barcollamento ed atassia soprattutto del treno posteriore. TERAPIA IDEALE: la terapia ideale dovrebbe: eliminare lo schiacciamento del midollo; far regredire i sintomi neurologici; non essere invasiva; Tuttavia non è possibile stabilire una terapia elettiva che possa risolvere tutti i casi che si presentano. La sindrome di instabilità cervicale non curata, ha un decorso progressivo.

Patologia: Morva

E' una grave malattia infettiva trasmissibile anche all'uomo e più facile a riscontrarsi negli animali denutriti: si appalesa con macchie biancastre ulcerose sulla mucosa del setto nasale, dalla fuoriuscita da esso di un secreto vischioso e dall'ingrossamento delle ghiandole sottomascellari. Questa malattia viene pure detta farcino perché a volte compaiono sotto la cute dei noduli o dei cordoni linfatici che degenerano poi in piaghe. Nei casi dubbi si ricorre alla malleinizzazione che permette una diagnosi sicura. L'animale colpito va subito isolato e la scuderia disinfettata, si dovrà inoltre escludere l'abbeverata collettiva in vasca. Non si conoscono mezzi di cura ma soltanto di prevenzione mediante vaccini specifici.

Patologia: Corneggio

È dovuto a parziale paralisi dei nervi laringei, e più precisamente del "ricorrente di sinistra", di guisa che l'aria nella inspirazione e, nei casi gravi, anche nell'espirazione, produce un sibilo o un rantolo caratteristico, e tanto più percepibile se si mette l'animale al trotto ("cavallo fischiatore"). Vi sono razze più ricettive di altre. Il malanno può essere ereditario oppure postumo di qualche malattia infettiva (pleuropolmonite, bronchite, adenite, ecc.), o conseguenza della ingestione di sostanze tossiche, od anche di fatti traumatici: alle volte è accompagnato da tosse; è compreso tra quelli redibitori, e se non curato subito col tempo diviene cronico: l'intervento può essere clinico, mediante la somministrazione di preparati jodici od arsenicali, per via orale o parenterale, oppure chirurgico, però di non facile attuazione.



Patologia: Bolsaggine



È causata dallo sfiancamento degli alveoli polmonari e si appalesa col cosiddetto "contraccolpo"; la cura, sia clinica che chirurgica, specialmente quando il male è cronico, è di esito dubbio. Si osserva nei soggetti sottoposti a notevole sforzo come si verifica per quelli da tiro o da caccia. Le cause possono essere traumi, avvelenamento o pregresse infezioni, dovute al fatto che la inspirazione si verifica in due tempi. La malattia è di solito accompagnata da tosse debole e secca, a decorso lungo e di azione redibitoria: l'animale può però egualmente essere utilizzato purché si abbia l'avvertenza di sottoporlo a cure e ricostituenti, di cibarlo con foraggi verdi e beveroni, escludendo in via assoluta il fieno polveroso, imbrattato, ammuffito. Malattia tipica dei cavalli ricoverati in condizioni inadeguate. La causa principale sono gli allergeni contenuti nella paglia e nel fieno. Sintomi sono respiro alterato e difficoltoso, narici dilatate, tosse costante. Nei primi stadi può essere curata ma il più delle volte diventa cronica.





Tara molle: Lupia





Bursite al gomito dovuta soprattutto a traumi quando il cavallo, sdraiandosi, si appoggia sul tallone. E' curabile ed evitabile con l'applicazione di una ciambella al cavallo.





Tara molle: Mollette




Vesciche piene di liquido sinoviale causate da stiramenti delle guaine tendinee. Possono essere articolari e tendinee a seconda della localizzazione. Non provocano zoppia; se queste tumefazioni sono accompagnate da flogosi (infiammazione), significa che la struttura sinoviale è alterata. Le sedi più comuni sono: nodello, guaina dei tendini flessori delle falangi sopra le ossa sesamidee prossimali, guaine degli estensori anteriori e laterali delle falangi.





Tara molle: Vesicone articolare





Sono situati rispettivamente lateralmente al garretto o interessano ambedue i lati del garretto (trafitto). Come per le mollette, se non ci sono infiammazioni o alterazioni patologiche, non causano zoppia.





Tara molle: Cappelletto





Borsa sinoviale più o meno dura sulla punta del garretto dovuta a trauma.





Tara molle: Spavenio acquoso





Dilatazione cronica della capsula articolare del garretto che causa l'aumento di volume della faccia anteriore mediale del garretto. Può essere causato da difettosa conformazione (garretti troppo diritti), traumi (giravolte improvvise, frenate brusche o altri traumi), rachitismo. La parte è calda e dolente. Esiste zoppia solo in causa di trauma. Nello spavenio acquoso non complicato non si hanno alterazioni ossee. Può essere guarita se presa in tempo con riserva di prognosi, è difficilmente guaribile se dovuta a cattiva conformazione.





Tara dura: Formella





(Soprosso) può essere articolare e non articolare. Nel 1° caso causa attrito e di conseguenza zoppia. Nel secondo non dà disturbo ed è solo un difetto estetico. Situate alla 1.a, 2.a e 3.a falange. Si formano in seguito a traumi che interessano il periostio (membrana che ricopre l'osso) e ne provocano un alterazione che porta alla formazione di una infiammazione con neoformazione ossea (soprosso). I cavalli , sono predisposti allo sviluppo di formelle sulla faccia laterale delle articolazioni. I cavalli mancini lo sono sulla faccia mediale.





Tara dura: Scinella





Si forma normalmente tra il metacarpo/metatarso principale e accessorio. Dovuta ad una lesione dei legamenti che congiungono le due ossa. E' grave se causa zoppia interferendo sul normale lavoro dei tendini.Colpisce spessissimo i cavalli giovani ed è indirettamente correlabile al duro allenamento, ad una conformazione deficiente o ad una cattiva nutrizione. Può essere seguito di attinture. Causa zoppia nei cavalli giovani in quanto sussite una infiammazione. Può essere curata.





Tara dura: Spavenio osseo





Tumefazione ossea all'interno del garretto sulla parte inferiore del tarso e superiore al metatarso. Frequente in cavalli con garretto a falce o vaccino. Causato anche da traumi (improvvise fermate) e anche squilibri alimentari possono predisporre certi cavalli alla formazione dello spavenio. Causa zoppia e non è guaribile se lo spavenio è dovuto ad una difettosa conformazione in quanto la causa non è eliminabile. Se causato da traumi si interviene chirurgicamente.





Tara dura: Corba





Ingrossamento della faccia posteriore del calcaneo (del legamento che va dal garretto alla punta del metatarso a causa di un'infiammazione e di un ispessimento del legamento plantare. Causa: garretti a falce e vaccini che provocano uno sforzo addizionale del legamento. Traumi da violento esercizio fisico, calci alle pareti e violenti tentativi di estendere il garretto. Guaribile anche se rimane un difetto permanente dopo la guarigione e se non dipende da cattiva conformazione.